Tutti i nostri software gestionali si connettono all’archivio dei dati allo stesso modo, di default viene preso un file di Access ( motore JET 4.0 ) e messo nella directory dell’utente che ha avviato il software. Questa scelta si è resa necessaria da quando, con l’avvento di Windows Vista e successivi, occorre essere amministratori per modificare i dati fuori dal proprio spazio utente. Vediamo il percorso per arrivare a questo file:
- In Windows XP – C:\Documents and Settings\nome-utente\Dati Applicazioni\RGPSoft\nome-programma\nome-programma.mdb
- In Windows Vista, 7 ed 8 – C:\Utenti\nome-utente\Roaming\RGPSoft\nome-programma\nome-programma.mdb
Il problema principale è che queste directory sono nascoste e quindi occorre inserire tra le opzioni di cartella la visualizzazione delle cartelle nascoste.
Nella maggior parte dei nostri software però, sapere tutto questo non è importante, perché inseriamo un comodo pulsante di backup dell’archivio. In assenza di questo procedimento è comunque possibile copiare il database di default vuoto dalla cartella di installazione del software e più precisamente nella cartella Database.
Qualunque maniera sceglieremo dobbiamo quindi copiare il file dell’archivio in una cartella condivisa in rete e poi effettuare la connessione a questo file da ogni postazione di lavoro.
In queste immagini sopra abbiamo scelto di utilizzare Calus, ma lo stesso procedimento può essere fatto in qualsiasi altro nostro software. L’importante è sapere che un archivio Access si apre con una connessione con motore Jet 4.0 o superiore. Una volta terminata questa operazione sarà possibile avere gli stessi dati su più postazioni di lavoro.
In questo articolo non abbiamo considerato il caso della connessione dei programmi verso veri e propri server dati, infatti con un file di Access condiviso è possibile lavorare in piccole realtà e soprattutto all’interno della stessa LAN, mentre con i server è praticamente possibile anche l’accesso ai dati tramite internet.